giovedì 26 maggio 2011

Diversamente Occupate partecipa all'appello GIU’ LE MANI DAI FONDI GENERATI DALL'AUMENTO DELL'ETA’ PENSIONABILE DELLE DONNE

Appello congiunto di: A.F.F.I., Amiche ABCD, Arcidonna, Aspettare Stanca, CEMP (Milano, Consultorio familiare privato Laico), Cittadinanza Attiva, Corrente Rosa, Diversamente Occupate, Donne della Banca d’Italia, Donne in Quota, Donne in volo, Filomena, Gruppo Maternità & Paternità, Innovatori Europei, Leipuò, Lucy e Le altre, Ozio Creativo Society, PariMerito, Pari o Dispare, Rete per la Parità, Udi Nazionale, Usciamo dal silenzio, Valore D

Hanno aderito all'appello fino ad ora: ARPA,  ARCI Donna Napoli ONLUS, ARCI LESBICA/Associazione Nazionale, ARCIGAY, CASA INTERNAZIONALE DELLE DONNE
Coordinamento lesbiche romane, DI NUOVO, FILDIS (Federazione Italiana Laureate e Diplomate di istituti Superiori), Genio Donna (mensile pari opportunità), Gruppo Sconfinate, IL CORPO DELLE DONNE – Lorella Zanardo, In Genere, La metà di tutto, NOI  DONNE, Rete delle donne per la rivoluzione gentile, ReteDonne Germania, Senato delle Donne (Como), UDI Napoli



QUATTRO MILIARDI (ERANO) TUTTI PER NOI:
GIU’ LE MANI DAI FONDI GENERATI DALL'AUMENTO DELL'ETA’ PENSIONABILE DELLE DONNE
E’ in atto un grave furto alle donne italiane, che rischia di passare inosservato.
Il Governo, con l'aumento dell’età pensionabile delle donne nel pubblico impiego (come da standard europei), si era impegnato ad utilizzare i risparmi che ne derivano - 4 miliardi circa in dieci anni - per interventi dedicati a favorire l’inclusione delle donne nel mercato del lavoro, per la conciliazione fra tempi di vita e tempi di lavoro e per il fondo non autosufficienza.
Quattro miliardi  nei primi dieci anni e, dopo, 242 milioni di euro a regime ogni anno: sono cifre che mai le donne italiane hanno potuto anche solo sognare.
Dobbiamo difendere questo tesoro: consentirebbe alle donne italiane e a tutto il Paese di rimettersi in marcia verso gli obiettivi europei, non solo in termini di equiparazione femminile, ma anche di crescita economica. L'Italia stenta a crescere e non può quindi ignorare ciò che è universalmente riconosciuto: il miglior ricostituente per lo sviluppo  è un tasso di occupazione femminile elevato.
4 miliardi in dieci anni per 4 obiettivi:
-  un programma pluriennale di investimento pubblico e tracciabile dei “nostri” quattro miliardi
-  più servizi per la conciliazione di tipologia diversificata
-  più misure a favore dell’inclusione delle donne nel mercato del lavoro a tutti i livelli
-  chiara identificazione dei  rappresentanti politici e sindacali che realmente si impegnano a sostenere il programma per le donne italiane
Noi che firmiamo questo appello ci mobilitiamo per una azione politica – pubblica e visibile -  contro un furto insopportabile per le cittadine di questo paese, irreparabile se dovesse giungere a compimento. Persi questi soldi, sarebbe davvero difficile continuare a parlare di misure per la conciliazione e politiche di inclusione femminile.

Per aderire mandare una mail con i propri dati anagrafici a "Valeria Manieri"  segretariapod@gmail.com

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