lunedì 19 novembre 2012

pillole del giorno prima

sabato siamo state a un incontro dedicato da Archivia a salute delle donne, sessualità e contraccezione. in tempi come questi se ne parla poco, perché siamo sempre convinte che tutto è già stato detto e fatto, che abbiamo altre urgenze - il lavoro, il reddito, l'emergenza abitativa - urgenze reali ma troppo spesso percepite come se fossero sconnesse dai corpi -, e poi diamo per assodato il nostro modello di 'sviluppo' e quindi il fatto che non ci resta che esportare il nostro concetto di libertà sessuale nelle altre parti del mondo o fare educazione sessuale nelle scuole. in realtà della sessualità non se ne sa mai abbastanza, i consultori delle donne sono oggi diventati consultori familiari medicalizzati a cui rivolgersi 'per emergenza', a livello sociale e psicologico agiscono ancora innumerevoli stereotipi e condizionamenti normativi nel vivere la sessualità, e soprattutto abbiamo perso il filo della trasmissione dei saperi sui corpi, un filo che c'è assolutamente bisogno di riprendere, a maggior ragione in tempi come questi in cui la corporeità è una dimensione critica.

questo breve post, per far circolare alcune informazioni secondo noi fondamentali per una libera scelta alla contraccezione.

esistono diversi strumenti di contraccezione. tra questi: il diaframma è sparito dal mercato italiano da circa 20 anni, probabilmente per la sua natura non 'usa e getta' poco funzionale alle logiche commerciali. negli anni settanta alcuni gruppi di donne usavano l'osservazione settimanale del ciclo mestruale come anticoncezionale. oggi ci comportiamo come se esistessero soltanto due contraccettivi: il preservativo maschile e la pillola anticoncezionale.

la maggior parte dei ginecologi e delle ginecologhe al momento della visita non informano sulle possibilità e non lasciano assolutamente che sia l'utente a scegliere il mezzo più adatto per sé (ormonale, di barriera, spirale). si limitano a chiedere se la donna che hanno difronte ha rapporti sessuali stabili e a risposta positiva prescrivono la pillola anticoncezionale  presentandola come l'unica via per una contraccezione sicura. se la donna in questione risponde che non vuole prendere la pillola ma usare altri mezzi, ad esempio di barriera, come il profilattico, la risposta è sempre simile: ma sei matta? di cosa hai paura? siamo nel 2012! e da lì parte lo spiegone sulle nuove leggerissime pillole anticoncezionali che non hanno effetti collaterali, anzi fanno quasi bene (infatti ormai te le danno anche per curarti da squilibri ormonali, acne, dolori mestruali, ecc.).

ciò che non viene detto è che la pillola anticoncezionale oltre a non proteggere da malattie sessualmente trasmissibili, si porta dietro tutta una serie di implicazioni che vanno a gravare sul corpo di una donna, e per quanto ammiccante il suo nome possa essere e per quanto 'leggero' il suo dosaggio, si tratta comunque di un farmaco che andremo ad assumere ogni giorno del mese e che andrà ad affievolire la percezione che abbiamo del nostro corpo e del nostro ciclo mestruale. inoltre, non va dimenticato che le pillole anticoncezionali costano parecchio e sono prodotte dai grandi colossi farmaceutici che hanno tutto l'interesse a spingerle sul mercato come la panacea di tutti i mali.

quello che andrebbe aggiunto poi all'interno di una visita mirata veramente a una scelta libera su salute e sessualità, è che esiste anche il preservativo femminile. un mezzo che può essere inserito ore prima e che può non piacere ma che in alcune situazioni, come i rapporti occasionali eterosessuali, offre a una donna la possibilità di non essere ricattata dal suo partner che magari il preservativo non ce l'ha o non vuole usarlo. Aidos in questi giorni sta dedicando una campagna al condom femminile.

ma la mancanza più grave nel contesto della visita, e in un paese dove la pillola del giorno dopo non è farmaco da banco e l'obiezione di coscienza è dilagante, è che chi si ostina a non voler prendere la pillola anticoncezionale viene liquidata con un "auguri" e una pacca sulla spalla. a nessuno - a nessuna - viene in mente (come sabato ha raccontato di fare invece una ginecologa di un consultorio di Roma) di prescrivere da subito una ricetta per la pillola del giorno dopo. un modo talmente logico di aggirare il sistema, che non ci pensi neanche tu dall'altra parte. una pratica di resilienza, se vogliamo. tenere una pillola del giorno dopo nel cassetto per aggirare l'obiezione di coscienza. che i profilattici, è risaputo, si rompono il sabato sera, la domenica, a natale e a ferragosto. e guarda caso in quei giorni là non c'è mai nessuno che la ricetta te la può fare.

Claudia Bruno e Angela Lamboglia

4 commenti:

  1. Sai una cosa? Io volevo passare al al bastoncino sottopelle, che ha una validità di 3 anni di copertura anticoncezionale. La ginecologa mi ha risposto:"Mai sentito nominare". Il medico di base, ancora più perplesso, mi ha detto che dovevo rivolgermi a "personale specializzato".
    Nessuno mi ha saputo dire se era un metodo valido, se comportava dei rischi fisici, se rischiavo conseguenze da allergie o altro. Io vorrei tutelarmi da una gravidanza per almeno altri 3 anni, se non 4. Sono 6 anni che assumo la pillola ininterrottamente perché non ho un buon feeling con gli altri metodi. Vorrei cambiare. E non trovo, per ora, qualcuno ing rado di darmi risposte mediche chiare e certe...

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    1. Ciao Carolina, noto solo ora il commento. Puoi provare a contattare Vita di Donna (http://www.vitadidonna.it/),sono sicura che sapranno risponderti
      Angela

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  2. la pillola è un prodotto farmacologico e come tutti i prodotti farmacologici ha effetti collaterali e controindicazioni che sono spiegati nel foglietto illustrativo (faccio notare che la pillola del giorno dopo ha un dosaggio ormonale molto superiore a quello della pillola normale e se viene chiamato contraccezione d'emergenza c'è un motivo serio) non è l'unico metodo contraccettivo ma non va neanche demonizzato..io credo che sia opportuno discutere col proprio medico il metodo contraccettivo più adatto a sè (e magari fare esami per scoprire la presenza di eventuali fattori di controindicazione all'uso della pillola)..certo c'è anche bisogno che i medici siano informati su tutti i metodi contraccettivi attualmente in commercio e sulla loro efficacia

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  3. l'obiezione di coscienza sulla pillola del giorno dopo è comunque illegale perchè non è un farmaco abortivo, checchè se ne dica

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