venerdì 10 dicembre 2010

Insieme a Susanna Camusso, la segretaria che balla


Abbiamo incontrato la segretaria generale della Cgil alla Casa internazionale delle donne, per festeggiare la sua elezione e per confrontarci sul lavoro precario.

Noi ci siamo rese conto che forse negli ultimi anni, a forza di delegittimare il sindacato perché incapace di rappresentarci (e non solo noi donne) perché portatore di valori e linguaggi del passato, abbiamo finito per ritrovarci senza strumenti concreti per negoziare e trattare nel mondo del lavoro. 

Però lo sbaglio del sindacato è stato quello di non aver capito in tempo la trasformazione storica a cui si stava andando incontro, e se ancora oggi manca una consapevolezza o una strategia da parte del sindacato rispetto al lavoro precario, pensiamo che sia ora di cominciare a tener conto di tutto il lavoro fatto da gruppi e associazioni e movimenti sul lavoro precario per trovare il modo di pensare cosa di quelle riflessioni possa diventare materia di lavoro comune. 

Insomma, noi crediamo che sia giunto il momento ristabilire una connessione, di parlarci e di ascoltarci, di trovare o ri-trovare un linguaggio comune e uno spazio di condivisione. E allora lo abbiamo chiesto a lei, una donna che è capo della più grande organizzazione di massa in Italia, di "aprire un tavolo di trattativa". 

E lei, non solo ha accolto questo appello affermando che c'è da pensare e da fare INSIEME, ma ci ha proposto una collaborazione concreta.

E chissà che non possa partire da noi quel cambiamento, quella ri-fondazione, di cui il sindacato ha bisogno per tornare ad assumere un ruolo di rappresentanza per tutti i lavoratori, precari e non. E chissà che non sia proprio il sindacato uno degli spazi pubblici in cui pensare ed agire strategie che riconducano il lavoro a quel concetto, troppo spesso negato, di diritti.

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